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Regioni su anagrafe tributaria.
La Conferenza delle Regioni ha approvato
un documento in merito all'Audizione presso la Commissione
Parlamentare di Vigilanza sull’Anagrafe Tributaria (Indagine
conoscitiva sui rapporti tra l’anagrafe tributaria e le amministrazioni
locali):
L’attuale situazione
relativa ai rapporti tra gli enti impositori substatali e
l’amministrazione finanziaria statale vede SOGEI quale significativo
intermediario nella gestione dei tributi.
Circa la consistenza del
ruolo di SOGEI quale interlocutore delle Regioni, si vuole evidenziare
che l’attuale gestione dell’IRAP è attribuita alla stessa, in via
esclusiva, dallo stesso d.Lgs. n. 446/97, istitutivo dell’imposta, in
assenza di apposite leggi regionali in materia. Alcune regioni, dotatesi
di propria regolamentazione dell’IRAP attraverso idonei strumenti
legislativi, hanno individuato nello strumento Convenzionale la modalità
più avanzata per garantire la “governabilità” del tributo e affidare la
gestione ad un soggetto a rilevanza pubblica quale l’Agenzia delle
Entrate. Lo strumento Convenzionale, la cui operatività è assicurata
dalla SOGEI, rappresenta una modalità avanzata e flessibile, per la
gestione dei tributi delle Regioni. In tal senso, nello strumento
Convenzionale, che nasce dal pieno riconoscimento della titolarità del
tributo in capo all’ente impositore, vengono evidenziate le risultanze
operative dell’attività gestionale dell’Agenzia necessarie a favorire il
governo del tributo nell’ambito di una politica fiscale regionale. Se
volessimo fare una banale affermazione di principio potremmo dire che lo
Stato gestisce e le Regioni governano la fiscalità del territorio in
coerenza con il Titolo V della Costituzione.
Lo strumento Convenzionale, per quanto
valido, non offre le garanzie che una piena attuazione della
Costituzione assicurerebbe alla fiscalità regionale e locale. In tale
direzione opererebbe la previsione di attribuire una incisiva quota di
partecipazione al capitale di SOGEI di tutte le amministrazioni
regionali. Infatti, determinata la compatibilità della quota complessiva
alle stesse conferibile, l’onere del finanziamento dell’operazione
potrebbe essere ripartito, per esempio, in relazione alla localizzazione
della base imponibile dei tributi affidati in gestione alla SOGEI per il
tramite dell’Agenzia delle Entrate. Con tale processo partecipativo le
regioni verrebbero coinvolte nel “piano industriale” di SOGEI e nella
definizione del compito istituzionale della società. Diventerebbe
istituzionale assicurare al sistema tributario regionale la presenza di
Centri di Servizio finalizzati alla gestione, alla diffusione delle
conoscenze, all’integrazione dei sistemi gestionali di comuni e province
nell’ambito della stessa regione, al coordinamento della finanza locale.
Per realizzare questo processo appare opportuno che la responsabilità
nella conduzione dei Centri di Servizio venga individuata dal Presidente
della Regione d’intesa con il Ministro dell’Economia e Finanze, quali
enti impositori e/o percettori di tributi, nonché azionisti di
riferimento di SOGEI. Le stesse regioni, per la quota di partecipazione
loro attribuita, potrebbero coinvolgere gli enti locali, minori e
intermedi. In proposito non è possibile non ripetere quanto già
acquisito da questa Commissione nell’audizione del 1998. Ora, come
allora, si evidenzia che per il raggiungimento di tali finalità sarà
indispensabile una stretta collaborazione e un continuo raccordo tra il
Centro e le Regioni per la concordanza delle informazioni e per il
trasferimento, da parte del Ministero, non soltanto dei dati ma anche
delle modalità applicative sugli stessi, anche con l’obiettivo di
poterne verificare la validità tenendo conto sia delle differenze
connaturate alle singole realtà regionali sia alle novità legislative in
materia tributaria introdotte dalle stesse Regioni. Questo rapporto
collaborativo non potrà non essere intessuto a livello istituzionale
affidando agli eventuali tecnici coinvolti (informatici e/o
amministrativi) le valutazioni meramente di tipo esecutivo.
In questo contesto le Regioni
avranno la necessità di tutelare una propria visibilità su entrambi i
versanti (statale e locale) ma anche di intervenire a scopo di
certificazione, integrazione e compatibilità degli archivi; tale ruolo
si traduce, a livello di tecnologia telematica, nella costituzione di
singole Reti Regionali che, oltre a fungere da raccordo fra le reti
locali più piccole e da interfaccia di accesso verso lo Stato, sia luogo
logico di costituzione e aggiornamento delle proprie banche-dati che,
implementate dal basso e dall’alto, potranno diventare, dopo la
predisposizione e la sperimentazione di opportuni processi, strumenti di
tipo decisionale atti ad esercitare , per esempio, le nuove funzioni di
governo che la “devolution” assegna alle Regioni.
Qualsiasi forma di
collaborazione dovrà partire dalla consapevolezza della pariteticità tra
lo Stato e le Regioni sgombrando il campo da quel vizio d’origine,
inerente la sottovalutazione delle capacità gestionali di ciascuna
Amministrazione regionale, che ha sempre caratterizzato il comportamento
del Ministero come dei soggetti suoi Concessionari.
Partendo da tale
consapevolezza è importante sottolineare, a questo proposito,
l’eterogeneità dell’informatizzazione della Pubblica Amministrazione: vi
sono Regioni che dovranno appoggiarsi parzialmente o completamente al
sistema statale per un’oggettiva situazione carente dal punto di vista
organizzativo e tecnologico, ed altre che sono in grado non soltanto di
gestire una base-dati in modo completamente autonomo ma anche di
arricchire e integrare il patrimonio informativo, condiviso con
l’amministrazione centrale, con apporti provenienti da altre componenti
del Sistema Informativo Regionale.
Le Regioni che hanno già investito e
realizzato un proprio Sistema Informativo, non possono accontentarsi di
accedere semplicemente al Sistema Tributario Centrale, ma rivendicano la
potestà di utilizzare la porzione informativa che gli compete in modo
autonomo e dinamico.
Tale sforzo organizzativo
e tecnologico posto in essere dalle regioni rappresenta un’opportunità
di confronto per il sistema fiscale
statale.
(red)
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Nel
corso del convegno il welfare del terzo millennio, svoltosi a Roma
presso l’Aula Magna dell’Ospedale Forlanini organizzato dall’ANAOO-ASSOMED
e dalla CIDA , è intervenuta Laura Pellegrini, Direttore dell’ASSR -
Agenzia per i servizi sanitari regionali - per presentare, alla luce
dei dati raccolti e delle analisi effettuate dall’ASSR, una
valutazione complessiva sul sistema di assistenza sanitaria della
Regione Lazio.
Secondo
quanto esposto dalla Pellegrini, nel Lazio assistiamo ad un positivo
ridimensionamento, nel corso degli ultimi anni, del costo
dell’assistenza ospedaliera e ad un corrispondente incremento della
spesa per l’assistenza territoriale; infatti, il costo pro capite
dei cittadini residenti nella regione Lazio è stato, nel 2002, pari
a 674 euro per l’assistenza ospedaliera a fronte di una media
nazionale di 656 euro e di 718 euro per l’assistenza distrettuale a
fronte di una media nazionale di 698 euro.
Anche
sul fronte dell’appropriatezza si è registrato un positivo aumento
dei ricoveri in Day Hospital per quei 43 DRG (raggruppamenti di
diagnosi) che il provvedimento sui Livelli Essenziali di Assistenza
definitiva "ad alto rischio di inappropriatezza" se effettuati in
regime di ricovero ordinario. I
ricoveri effettuati in Day Hospital, per questi 43 DRG, sono
passati nel Lazio dal 31 per cento del 2001 al 40 per cento del
2002 e sono naturalmente diminuiti i ricoveri ordinari passando dal
68 per cento del 2001 al 59 per cento del 2002.
Proiettando il dato complessivo della spesa per l’assistenza
sanitaria negli ultimi anni, la spesa pro-capite, che nel 1995
superava la media nazionale di oltre il 5%, si è ridimensionata ed è
ora contenuta nel 3% sopra la media nazionale.
Migliora il servizio sanitario ma non le code nelle Asl. Infatti
un'indagine sul tempo delle code, e cioè dei tempi di attesa degli
utenti pubblici nelle Regioni, rileva ancora dei ritardi organizzativi.
Sono Lazio e Sicilia, ex aequo, le Regioni nelle quali i cittadini
sono costretti a fare le code più lunghe negli uffici pubblici.
All'altro lato della classifica, il Trentino Alto Adige e' la
Regione con i tempi più brevi di attesa. Lo rileva una indagine
svolta dal Sole 24 Ore, che ha calcolato le attese negli uffici
dell'anagrafe, delle Asl e in quelli postali.
Il risultato indica che le Regioni del centro-sud sono quelle in cui
le code sono più lente.
Ecco la classifica delle venti Regioni: Lazio e Sicilia 275 punti,
Calabria 270, Sardegna 260, Puglia 240, Campania 210, Abruzzo 190,
Umbria 180, Basilicata 175, Molise 170, Piemonte 150, Toscana 140,
Liguria 125, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia e Lombardia 100,
Veneto 80, Marche 65, Valle d'Aosta 25, Trentino Alto Adige 20.
(red)
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E' previsto per oggi (7/2/05) un incontro Governo-Regioni a Palazzo Chigi (ore 18) sugli orientamenti e i
programmi della politica per il turismo (Corriere
della Sera: "Casa Italia, una spa per rilanciare il turismo";
il Sole 24 Ore: "La crisi del
turismo"). Nel contempo sempre a
Roma
(10, 11 e 12 febbraio) si organizza "Le città della cultura": Terza
Conferenza Nazionale degli Assessori alla Cultura e al Turismo, con tre giornate di lavori
dedicate proprio a individuare le nuove frontiere di sviluppo dei
comparti cultura, turismo e tempo libero.
Gli obiettivi sono la capacità di governare e orientare i flussi turistici, valorizzare,
promuovere e disciplinare la conoscenza e l’accesso al patrimonio
culturale; l’introduzione e l’applicazione delle innovazioni
tecnologiche che possano favorire una più corretta e completa fruizione
dei beni; lo studio di forme opportune di coordinamento
interistituzionale tra tutti i soggetti – amministrazioni pubbliche e
privati – interessati allo sviluppo del settore e alla crescita del
territorio sono alcuni dei temi principali della Terza Conferenza
Nazionale degli Assessori alla Cultura e al Turismo che si terrà a Roma
presso l’Auditorium Parco della Musica a partire dal 10 Febbraio 2005.
Si affronteranno inoltre anche i seguenti temi: il ruolo delle Regioni e
degli Enti Locali alla luce della recente normativa, le risorse
finanziarie, gli aspetti fiscali ed il quadro dei modelli gestionali per
la cultura, il paesaggio ed il turismo, le frontiere del turismo
culturale nel mercato internazionale, la comunicazione ed il marketing
territoriale, la gestione dei grandi eventi, l’evoluzione del rapporto
di partnership pubblico-privato, l’università e la formazione, il
contributo dell’associazionismo ed i sistemi d’accesso nelle città
d’arte..
Le politiche culturali e turistiche si intrecciano ormai in maniera
determinante con le scelte della programmazione economica e sociale. In
particolare, il turismo culturale ha assunto un’importanza sostanziale
quale quota di rilievo del PIL nazionale, ma alla crescente domanda di
cultura da parte dei cittadini fa da riscontro una diminuzione delle
risorse destinate al settore. La crescita dei comparti cultura, turismo
e tempo libero si conferma con forza un vettore indispensabile per lo
sviluppo del territorio; in parallelo il nuovo quadro delle riforme
istituzionali disegna un ruolo inedito per le Regioni e gli Enti Locali,
ampliando le possibilità di collaborazione con il settore privato.
“Le Città della Cultura”, III° Conferenza Nazionale degli Assessori
alla Cultura e al Turismo, è organizzata da ANCI, UPI, Conferenza dei
Presidenti delle Regioni e delle Province Autonome, Legautonomie, Uncem,
Federculture e da Comune di Roma, Provincia di Roma e Regione Lazio. In
collaborazione con Formez (Per accredito stampa e ulteriori
informazioni:
www.lecittadellacultura.it ).
L’appuntamento prevede una grande sessione plenaria di apertura
giovedì 10 febbraio 2005, nove
sessioni di lavoro ed una plenaria di chiusura sabato 12 febbraio 2005
(UFFICIO
STAMPA “LE CITTA’ DELLA CULTURA” :
stampa@itineracomunicazione.it).
PROGRAMMA
10 febbraio 2005
Auditorium Parco della Musica
ore 9.00 Registrazione dei partecipanti
SESSIONE PLENARIA DI APERTURA
ore
10.00
Saluti
delle Autorità
Walter Veltroni, Sindaco di Roma,
Francesco Storace, Presidente Regione Lazio, Enrico Gasbarra, Presidente Provincia di Roma
RELAZIONE INTRODUTTIVA PER IL COMITATO ORGANIZZATORE DELLA CONFERENZA
Maurizio Barracco, Presidente Federculture
Sono previsti gli interventi di
Leonardo Domenici, Presidente ANCI, Enzo
Ghigo, Presidente Conferenza dei Presidenti delle Regioni, Fabio
Melilli, Presidente UPI, Oriano
Giovanelli, Presidente Legautonomie, Enrico
Borghi, Presidente Uncem
TAVOLA
ROTONDA
Mario
Baccini, Ministro della Funzione Pubblica,
Maurizio Beretta Direttore Generale Confindustria, Sergio
Billè Presidente Confcommercio,
Raffaele Morese, Presidente Confservizi, Savino
Pezzotta, Segretario Generale CISL, S.E.
Mons. Mauro Piacenza, Presidente della Pontificia Commissione per i Beni
Culturali,
Giuliano Urbani, Ministro per i Beni e le Attività Culturali. E’
stato invitato il Presidente della Repubblica, Carlo
Azeglio Ciampi
Giovedì 10 febbraio 2005
SESSIONI DI LAVORO
Ore
14.00 RISORSE FINANZIARIE PER LA CULTURA E ASPETTI FISCALI Presiede Marco Causi Ass.re Bilancio Comune di
Roma,
Coordina Roberto Piperno Esperto in politiche culturali UPI.
Interventi di Piero
Gastaldo Segretario Generale Compagnia di San Paolo,
Luciano Hinna Università di Roma Tor Vergata
Intervento BNL, Marina
Landi Direttore SIAE Roma, Paolo
Leon Università Roma Tre,
Stefano Marchettini Direttore Generale ACRI,
Francesco Serao Consigliere CNDC,
Alberto Versace Direttore Generale Ministero dell’Economia e delle
Finanze
LE
FRONTIERE DEL TURISMO CULTURALE NEL MERCATO INTERNAZIONALE
Presiede Raffaele Ranucci Vicepresidente
Federculture, Coordina Antonio Calicchia Capo Gabinetto
Provincia di Roma,
Interventi di
Marco
Bruschini Direttore Dipartimento Turismo, Spettacolo e Moda Provincia di
Roma,
Antonio Centi Coordinatore Consulta Turismo ANCI,
Costanzo Jannotti Pecci Presidente Federturismo Confindustria; Andrea
Jelenkovich Coordinatore tecnico per il Turismo Conferenza delle Regioni; Gianni
Plinio Assessore al Turismo Regione Liguria Coordinatore Assessori
Turismo Conferenza delle Regioni;
Piergiorgio Togni Direttore Generale ENIT, Guido
Venturini Direttore generale TCI, Angelo
Villani Presidente Provincia di Salerno Resp.le Turismo UPI.
MODELLI GESTIONALI E RAPPORTO PUBBLICO – PRIVATO PER LA CULTURA, IL
PAESAGGIO E IL TURISMO
Presiede Bruno Manzi Assessore Attività Produttive Provincia di Roma,
Coordina Claudio Bocci Amministratore Unico Federculture Servizi,
Interventi di
Patrizia Asproni Presidente Confcultura, Lucio
Cangini Vicepresidente Uncem,
Giancarlo Corada Sindaco di Cremona,
Rosario d’Acunto Sindaco di Giffoni Sei Casali;
Barbara Da Rin Coordinatore Area Servizi Pubblici e Cultura di Nomisma; Gianni
Puglisi Presidente Unesco Italia;Angelo
Rampinelli Rota Presidente Brescia Musei Spa.
Venerdì 11 febbraio 2005
Ore
10.00, IL NUOVO RUOLO DELLE REGIONI E DEGLI ENTI LOCALI ALLA LUCE DELLA RECENTE NORMATIVA
Presiede Donato Robilotta Ass.re Affari Istituzionali Regione Lazio,
Coordina Vincenzo Santoro Ufficio Cultura ANCI, Interventi di
Fiorenzo Alfieri Assessore alla Cultura Comune di Torino, Teresa
Armato Assessore Turismo e Cultura Regione Campania Margherita Cogo Vicepresidente e Assessore alla Cultura Provincia
autonoma di Trento
Roberto Conforti Dirigente Area Musei, Archivi e Biblioteche Regione
Lazio
Eugenio La Rocca Sovrintendente di Roma
Maria
Piera Pastore Consigliere Provincia di Novara Resp.le Cultura UPI
Gaetano Sateriale Sindaco di Ferrara
Alberto Vanelli Coordinatore tecnico per la Cultura Conferenza delle
Regioni
UNIVERSITA’, FORMAZIONE E LAVORO PER I BENI E LE
ATTIVITA’ CULTURALI Presiede
Giampiero Leo Assessore Cultura ed Istruzione Regione Piemonte
Coordinatore Assessori Cultura Conferenza delle Regioni,Coordina Giuliana Pietroboni Direttore Servizio Cultura Provincia di
Roma,
Interventi di
Velio
Alia Segretario Nazionale FPS CISL,Attilio Celant Preside Facoltà di Economia La Sapienza, Bruno
Esposito Amm. Del. Ales spa,
Stefano Mazzocchi Presidente Fondazione Scuole Civiche di Milano, Anna
Pasqualini Presidente Corso Laurea Beni Culturali Università Roma Tor
Vergata,
Giovanni Solimine, Università della Tuscia - AIB
COMUNICAZIONE E MARKETING TERRITORIALE,
Presiede Donato Caporalini,
Assessore ai beni culturali e turismo provincia di Macerata, Coordina Flaminia Santarelli Dirigente
Cultura, Sport e Turismo Regione Lazio, Interventi di Angelo
Baiocchi Direttore Ufficio Comunicazione Comune di Roma Anna
Castellano Assessore alla Comunicazione Comune di Genova, Andrea
Pollarini Consulta Turismo ANCI,
Michele Porcari Sindaco di Matera,
Alessandro Voglino Direttore Cultura, Sport e Turismo Regione Lazio,
SESSIONI DI LAVORO
Ore
14.00 MOBILITÀ E TURISMO CULTURALE: SISTEMI DI ACCESSO
ALLE CITTÀ D’ARTE
Presiede
Pino
Galeota Presidente Commissione Turismo Comune di Roma, Coordina Caterina Saccaro Funzionario
Ufficio Turismo Comune di Roma,
Interventi di
Bernabò Bocca Presidente Confturismo,
Raffaele Iannucci Direttore Editoriale Plein Air, Luigi
Massa Direttore Generale Comune di Napoli,
Armando Peres Assessore alla Cultura e Turismo Comune di Venezia,
Antonio Sacristan Presidente EvoBus Italia Spa,
LO SPETTACOLO DAL VIVO E LA GESTIONE DEI GRANDI
EVENTI
Presiede
Michele Porcari Sindaco di Matera Resp.le Beni e Attività Culturali ANCI, Coordina Giovanna Marinelli Direttore
Dipartimento Cultura Comune di Roma, Interventi di
Gaetano Armao Vicepresidente Fondazione Teatro Massimo,
Alberto Francesconi Presidente AGIS, Carlo
Fuortes Amministratore Delegato Musica per Roma, Marco
Giorgetti Direttore Generale ETI, Albino
Ruberti Amministratore Delegato Zetema,
Francesco Sicilia Capo Dipartimento per lo Spettacolo MiBAC
IL
CONTRIBUTO DELL’ASSOCIAZIONISMO
Presiede Maria
Francesca Corigliano Vicesindaco di Cosenza, Coordina Moreno Gentili Vicedirettore Legautonomie,
Interventi di Luca
Borzani Assessore alla Cultura Comune di Genova,
Roberto Meglioli Presidente Assomusica,
Edoardo Patriarca Portavoce Forum III Settore,
Fabrizio Pellegrino Presidente Associazione Marcovaldo, Marina
Pierri Presidente Arte in Gioco, Vito
Santarsiero Sindaco di Potenza, Simone
Siliani Assessore alla Cultura Comune di Firenze. Nel
corso dei lavori della giornata interverranno il Sindaco di Bilbao Inaki
Azkuna Urreta e il Sindaco di Mostar Ljubo Beslic
PROGRAMMA
12
febbraio 2005
Auditorium Parco della Musica
ore
9.00 Registrazione dei partecipanti
SESSIONE PLENARIA DI CHIUSURA
ore
10.00 RELAZIONE DI SINTESI DELLE SESSIONI DI LAVORO,
Roberto Grossi, Segretario Generale Federculture
TAVOLA
ROTONDA
Roberto Della Seta Presidente Legambiente, Carlo
Flamment Presidente Formez,
Alberto Francesconi, Presidente AGIS,
Giuseppe Guzzetti, Presidente ACRI, Gianni
Profita, Direttore Generale SIAE, Livio
Vanghetti, Direttore Immagine, Rapporti e Comunicazione Istituzionale
Lottomatica
CONCLUSIONI DELLA CONFERENZA
Maria Pia Garavaglia, Vicesindaco e Assessore al Turismo Comune di Roma,
Gianni Borgna, Assessore alla Cultura Comune di Roma,
Luigi Ciaramelletti, Assessore alla cultura, spettacolo, sport e
turismo Regione Lazio
Vincenzo Vita, Assessore alle politiche culturali Provincia di Roma
Ore
13.00, Conclusione dei lavori
(red) |