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Sommario |
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La
Conferenza dei Presidenti delle Regioni e delle
Province autonome ha raggiunto l’accordo sulla ripartizione del Fondo
Sanitario Nazionale 2005. Ancora una volta - si afferma in un comunicato della Conferenza - le Regioni hanno dimostrato un forte senso di responsabilità e una capacità di cooperazione istituzionale arrivando ad un accordo che ha riscontrato il consenso di tutti. Rimangono aperte questioni sostanziali che riguardano la tenuta del Servizio Sanitario Nazionale. In primo luogo mancano ancora 5,4 miliardi di Euro per chiudere definitivamente la situazione relativa al 2004. Si tratta di risorse legate all’adeguato finanziamento dei livelli essenziali di assistenza sanitaria, ai disavanzi pregressi degli IRCCS, dei Policlinici universitari e delle Aziende miste e ad una serie di problemi contrattuali. Sono questioni che se non saranno risolte non permetteranno la sostenibilità del Servizio Sanitario Nazionale. Su questi temi le Regioni ritengono indispensabile riaprire immediatamente il confronto con il Governo. Nella dialettica fra le Regioni si è tenuto conto delle esigenze delle diverse realtà territoriali, cercando e trovando una soluzione che non snaturasse l’impianto complessivo dei criteri. Dopo una 'maratona' di due giorni, all'hotel Sheraton golf di Roma, i Presidenti delle Regioni hanno dunque trovato l'intesa sulla suddivisione degli 88 miliardi di euro del Ssn e dei circa due miliardi di euro, utilizzati per riequilibrare le risorse assegnate a ciascuna Regione. E' soddisfatto Enzo Ghigo, presidente della Conferenza delle Regioni, per l'accordo sulla ripartizione delle risorse sanitarie: "La soluzione raggiunta - rileva - e' stata il frutto della volonta' comune di tutte le Regioni. Ed e' per me un motivo di grande soddisfazione, in quanto viene ancora una volta dimostrato che le Regioni sono istituzioni mature e soggetti responsabili di governo"."Nell'interesse di una materia importante come il welfare - aggiunge - hanno saputo trovare significative convergenze: basandosi anche sul principio del federalismo solidale, hanno aiutato responsabilmente quelle Regioni che, secondo certi parametri, avrebbero avuto un fondo sottostimato, riportandolo ad una media soddisfacente''. Sui fondi ottenuti dalla Regione Piemonte (che crescono di 655 milioni rispetto all' anno scorso), Ghigo parla di "importante traguardo" e l'assessore alla Sanita', Walter Galante, aggiunge che l'incremento consentira' alle aziende sanitarie piemontesi ''di seguire anche per il 2005 una strategia di sviluppo". Raggiunto l'accordo sulla ripartizione del Fondo sanitario nazionale 2005, "rimangono gravissime questioni aperte con il governo che non può sottrarsi dal dare risposte reali sulla sanità'', torna a sottolineare il vicepresidente della Conferenza delle Regioni e Presidente dell'Emilia Romagna, Vasco Errani, al termine della conferenza straordinaria. "Mancano all'appello per il 2004 -spiega Errani- 5,4 miliardi di euro di cui 4 miliardi di euro per l'adeguato finanziamento dei livelli essenziali di assistenza e i rinnovi contrattuali: su questo intendiamo aprire immediatamente un confronto serrato con il governo perchè altrimenti non si garantisce la sostenibilità del servizio sanitario nazionale. La situazione del Ssn rimane difficilissima e il governo non può non dare risposte reali in tempi brevi''. Quanto all'accordo raggiunto sulla ripartizione del fondo, Errani sottolinea che ''in un clima di cooperazione e solidarietà l'Emilia Romagna ha contribuito a trovare l'intesa''. L'accordo raggiunto sulla ripartizione delle risorse alla sanità - seconda quanto riportato dall'Adn kronos - parte dalla proposta formulata dal ministero della Salute, ma attua delle "correzioni compensative" a favore di alcune Regioni, in particolare Lazio e Veneto, che fino alla fine hanno tenuto in sospeso l'esito delle trattative. Trovare l'intesa e' stato "un miracolo agonistico", ha commentato l'assessore al Bilancio della Regione Lazio Andrea Augello, soddisfatto del risultato. Secondo Rocco Palese, assessore regionale al Bilancio della Puglia: "le Regioni meridionali possono ritenersi soddisfatte e tutte le Regioni hanno dimostrato che l'unità è l'obiettivo da perseguire. Ci è voluto tempo e una grande opera di mediazione per ottenere un riequilibrio uniforme delle risorse rispetto alla proposta Sirchia", afferma Palese ricordando che la Puglia ha ottenuto 73 milioni di euro in più rispetto allo scorso anno. ''Le Regioni hanno dimostrato - sostiene Vito D'Ambrosio, governatore delle Marche - che , sia pure a fatica, sono in grado di autoguidarsi su un passaggio fondamentale come questo. Adesso aspettiamo qualcosa dal Governo sul federalismo fiscale". La proposta del ministero della Salute - riferisce ancora l'Adn Kronos - è stata corretta per portare tutte le Regioni ad un incremento medio del 7,59%, in linea con l'aumento del Fondo sanitario nazionale 2005 rispetto al 2004, una 'torta' complessiva di circa 88 miliardi di euro. La proposta Sirchia che, tra i criteri per la ripartizione del fondo prevedeva il calcolo della popolazione in base ai dati Istat 2003, scontentava le Regioni che negli ultimi anni hanno registrato un calo di abitanti e dunque avrebbero ottenuto meno risorse rispetto al 2004. Per riequilibrare la ripartizione dei fondi, sara' dunque utilizzata una parte dei 2 miliardi di euro stanziati in Finanziaria per il ripiano dei disavanzi 2001-03: si tratta di 1,4 miliardi di euro."Anche questa volta, anche se non è stato facile, e' prevalso il senso di responsabilita' delle Regioni", afferma Fabio Gava, coordinatore degli assessori regionali alla Sanità. Grazie al riparto del Fondo sanitario nazionale, la sanità molisana beneficerà di 47 milioni di euro in più rispetto al 2004. Una notizia accolta con grande soddisfazione dal presidente della Giunta regionale Michele Iorio (FI), che ha espresso la sua soddisfazione per il positivo esito degliincontri con i presidenti delle altre regioni italiane per la ripartizione del Fondo. "Nel 2005 potremo contare su un riparto sanitario di 487 milioni di euro contro i 440 dello scorso anno -ha detto Iorio- Un risultato importante che tiene nel giusto conto la nostra realtà socio-territoriale e ci consente di utilizzare altri 47 milioni per migliorare modernizzare e ampliare i servizi sanitari ai cittadini. Sono stati due giorni molto fruttuosi -ha spiegato il governatore- di confronto e di dialogo tra i colleghi presidenti in cui è prevalso il buonsenso ed è stata data la giusta attenzione alle istanze di ogni realtà territoriale". (red) |
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Il
Presidente della Campania, Antonio Bassolino, l'assessore al Personale,
Maria Fortuna Incostante, hanno inaugurato i nuovi uffici dell’URP
(Ufficio per le Relazioni con il Pubblico), a Palazzo Santa Lucia a
Napoli, con accesso da via Raffaele De Cesare, nn. 18/20. |
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La Regione Sardegna ha stanziato nel bilancio
2005, quale quota di cofinanziamento del 6/o bando per l'imprenditorialità
femminile, la somma di 2.000.000,00 euro, superiore alla cifra minima
indispensabile per poter gestire in sede regionale l'intero stanziamento
secondo criteri che saranno definiti dalla Regione stessa.
Sul sito della Regione una banca
dati con tutte le informazioni e gli aggiornamenti sugli
incentivi pubblicati dall’amministrazione regionale e dagli enti
strumentali della Regione Sardegna.
Graduatoria dei contributi alle imprese industriali del bando anno 2003 » ;Programma annuale di spesa per le produzioni biologiche Modalità e procedure per l’erogazione dell’aiuto agli operatori biologici relativo al rimborso delle spese di controllo e certificazione, nonché di assicurazione della qualità dei prodotti biologici » ; Fondazioni e Istituti Partecipati La Regione Autonoma della Sardegna concede contributi annuali a Fondazioni, Associazioni, Istituti ed Enti per la loro attività istituzionali » ; Sostegno dell’editoria locale e dell’informazione Il sostegno dell'editoria si rivolge alle aziende, operanti e con sede legale nel territorio regionale, di produzione libraria e di stampa periodica e alle emittenti radiotelevisive » .
Infine si terrà il prossimo 3 febbraio l'udienza di inaugurazione
dell'anno giudiziario della Sezione Giurisdizionale della Corte dei
Conti della Sardegna. |
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Positivi i risultati finanziari del Fondo
sociale europeo (Fse) per l'Italia. La spesa certificata a Bruxelles a
fine 2004 raggiunge, complessivamente,6 miliardi e 287 milioni di euro e
supera di un miliardo e 270 milionidi euro la cifra che doveva essere
spesa entro l'anno. Al 31 dicembre 2004, infatti, le risorse stanziate
nel 2002 e non utilizzate, come prescrive la normativa sui fondi
strutturali, sarebbero rientrate nel bilancio comunitario. Lo ha reso
noto il ministero del Welfare. ''Un ottimo utilizzo del Fondo sociale europeo. Siamo andati oltre le previsioni e abbiamo superato il 100% di utilizzo in tutte le regioni, comprese quelle del Sud''. Cosi' Lea Battistoni, direttore generale del Mercato del lavoro del ministero del Welfare, commenta con LABITALIA i risultati della programmazione sull'Obiettivo 3. A livello territoriale, le regioni dell'Obiettivo 3 (Centro-Nord) hanno superato il traguardo programmato di oltre il 30%,pari a quasi un miliardo di euro, con una spesa complessiva nei tre anni di oltre 4 miliardi di euro. La regione piu' 'virtuosa' e' stata la Lombardia, che a fronte di un obiettivo di oltre 530 milioni di euro ha effettivamente speso 965 milioni di euro (+82%). Buoni anche irisultati ottenuti dalla provincia autonoma di Bolzano, che con un obiettivo di oltre 69 milioni di euro e' riuscita a spenderne piu' di 105 (+52%), e della regione Piemonte, che a fronte di una previsione di oltre 356 milioni di euro ha speso piu' di 502 (+40%). Se si considerano le sette regioni del Mezzogiorno (Obiettivo 1), la spesa complessiva nei tre anni, sul Fondo sociale europeo, e' stata di oltre 2 miliardi di euro. L'obiettivo della spesa (piu' di un miliardo e 700 milioni di euro) e' stato superato, dunque, di oltre 300 milioni di euro (+17%). A distinguersi per capacita' di spesa e' stata la regione Calabria, che a fronte di un traguardo previsto di oltre 54 milioni di euro ha speso circa 92 milioni di euro (+70%). Buone comunque anche le altre performance. Al secondo posto per capacita' di spesa si colloca la Campania (+20%). Seguono Puglia (+9%), Molise (+5%), Basilicata (+3%), Sicilia (+1,8%) e Sardegna (+1,4%). (red) |
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In Basilicata c'è una nuova legge che
prevede la semplificazione delle procedure per la realizzazione ex novo
e l' adeguamento del sistema viario esistente.
Il presidente della Regione, Filippo Bubbico, ha promulgato la legge regionale numero quattro del 2005 che contiene norme sullo snellimento delle procedure per la realizzazione delle Opere Pubbliche. E' concessa maggiore autonomia alle pubbliche amministrazioni delegate dalla Regione, consentendo loro l' approvazione dei progetti di opere pubbliche di importo fino a 7,5 milioni di euro. Altre modifiche riguardano l' approvazione di opere pubbliche che comportano variazioni agli strumenti urbanistici attraverso una piu' veloce definizione del procedimento e della messa in opera dei lavori. Al Comitato Regionale delle Opere Pubbliche sono affidati compiti consultivi sui progetti e sulle varianti, di importo superiore ai 7,5 milioni di euro e sui progetti di interesse sovra regionale o nazionale. Per quanto riguarda l'emergenza maltempo, l'assessore all’Agricoltura e allo Sviluppo Rurale, Donato Salvatore, ha disposto urgenti sopralluoghi nelle aree colpite dalle nevicate dei giorni scorsi al fine di effettuare la verifica dei danni subiti dalle aziende agricole. “Gli uffici del Dipartimento – annuncia l’assessore - si sono già attivati per un primo esame dei danni e per procedere alla delimitazione delle aree colpite, fase propedeutica alla dichiarazione dello stato di calamità". (red) |
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"E' da tempo che segnalo come le Ferrovie
dello Stato non stiano rendendo ai cittadini un servizio adeguato e
rapportato ai canoni di affitto che paga la Regione Lombardia". Cosi' il
presidente della Regione Roberto Formigoni. Formigoni è intervenuto anche sul voto in Iraq, definendolo "la dimostrazione della volonta' positiva e insopprimibile di quel popolo che vuole voltare pagina e che vuole costruire una situazione di piena democrazia, con un nuovo Parlamento, una nuova Costituzione e dicendo basta al terrorismo che continua ad insanguinare il Paese''. Anche il presidente del Veneto Giancarlo Galan si è detto fiducioso 'mai come questa volta l'ottimismo della volonta' e' prevalso sul pessimismo della ragione'. In Lombardia si discute anche di semplificazione. L'assessore lombardo al Bilancio, Romano Colozzi, rileva che ''la rapidità con cui nei giorni scorsi il Consiglio Regionale ha approvato la Legge di Semplificazione, la dice lunga su quanto essa rispondesse a un bisogno prioritario della società lombarda e, in particolare, del mondo economico". Il processo di sburocratizzazione ha determinato l'abrogazione di circa 1200 leggi e, spiega Colozzi, ''sarà sicuramente al centro del programma regionale per la prossima legislatura. Il tentativo sarà quello di coinvolgere in questo processo anche lo Stato insieme agli enti locali perché l'eliminazione di molti intoppi e vincoli non è nella disponibilità della Regione, in quanto dipende da leggi statali''. (red) |
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