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Sommario |
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"Il Codice dei beni culturali e del Paesaggio" è stato pubblicato da
Il Mulino con il commento a cura di Marco Cammelli. All'opera, coordinata
da Carla Barbati e Girolamo Sciullo, hanno fornito la loro
collaborazione S. Amorosino, E. Bellezza, M.P. Chiti, S. Civitarese
Marreucci, G. Corso, G. D'Auria, F.Margiotta Broglio, G. Marzuoli, G.
Pastori, G. Pioletti, G. Pitruzzella, A. Roccella, A. Travi, P. Urbani.
Pastori si sofferma infine anche sulla
"individuazione di ulteriori forme e condizioni particolari di
autonomia" a singole regioni anche
nella specifica materia della tutela dei beni culturali, con legge dello
Stato su iniziativa della regione interessata e sulla base di intese con
questa. Una previsione che, sottolinea Pastori, appare "assai riduttiva:
si limita a riferirsi a ulteriori forme di coordinamento che non
sembrano comportare vere e proprie deleghe di funzioni (a meno di non
ricavare un'indicazione in tal senso dall'applicabilità dei poteri del
Ministero di cui al comma 7 anche a queste forme di coordinamento), ma
implicare soltanto rapporti di cooperazione nell'esercizio delle
rispettive attribuzioni di Stato e regioni". |
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In merito all'accordo sulla medicina
convenzionata il Comitato di settore delle Regioni per il comparto
sanità ha annunciato - attraverso gli assessori ROMANO
COLOZZI (Lombardia), GIOVANNI
BISSONI (Emilia Romagna) e FABIO
GAVA (Veneto) - che "è stata siglata la proposta di accordo per il rinnovo della
medicina convenzionata. |
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Il Presidente del Consiglio di Amministrazione dell’Agenzia Italiana del Farmaco Antonella Cinque, il Direttore Generale Nello Martini e il Consigliere Guido Rasi hanno incontrato i Presidenti e i Direttori Generali di Federfarma e FOFI con l’obiettivo di attivare un confronto sistematico e continuativo con gli operatori della sanità sui temi di maggior impatto sul settore.
E' stato concordato di avviare un approfondimento congiunto che
porti all’elaborazione di proposte per rilanciare il consumo dei farmaci
generici e definire un Piano di comunicazione sulle liste di trasparenza
dei farmaci di fascia C.
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Le primarie del
centrosinistra in Puglia per la scelta del candidato alle prossime
regionali ha visto la vittoria a sorpresa di Vendola di Rifondazione
comunista su Boccia, proposto dalla Margherita. Il deputato Niki Vendola ha infatti vinto - al di là dei pronostici - con il 51% le primarie del centrosinistra per la candidatura alle Regionali. Hanno votato 79.296 persone in 112 sezioni: a Niki Vendola sono andate 40.358 preferenze mentre Francesco Boccia ha ottenuto 38.676 voti (1.682 voti in meno). A Bari e in provincia Vendola ha ottenuto 17.153 voti, oltre 3.400 in piu' di Boccia che ha ammesso la sconfitta e ha assicurato il proprio sostegno a Vendola. Per il leader di Rifondazione Comunista, Fausto Bertinotti, ''la notizia della vittoria di Niki Vendola nelle primarie pugliesi da' un'emozione''. ''Ora dovremo abbracciare tutte le forze del centrosinistra - ha detto Vendola - abbracciare Francesco Boccia, che e' una risorsa fondamentale del centrosinistra''. Per lo stesso Vendola ''E' una vittoria che e' andata al di la' di qualsiasi aspettativa - riconosce - noi partivamo con un dato incomparabile, sembravamo destinati ad una bella battaglia di testimonianza''. Sorpreso anche il Corriere della Sera che ha dovuto rifare e correggere durante la notte il primo articolo (occhiello: "la vittoria va a Boccia") con un'altra versione dello stesso e con un nuovo occhiello: "Il candidato di Rifondazione batte Boccia della Margherita". (red) |
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"Riapriamo
insieme il dialogo sulla natura del futuro Senato federale e sul
federalismo - ha
sottolineato Enzo Ghigo, presidente della Conferenza delle Regioni, in
un intervento al periodico dell'UPI "Le Province - Le
Regioni sono unite nel sostenere una nuova Camera delle Autonomie,
abbiamo un grande interesse per le riforme istituzionali, ma non
dividiamoci, paradossalmente, su una cosiddetta eccessiva
regionalizzazione del nuovo sistema istituzionale. Il Senato federale è
un’ottima opportunità per rappresentare gli interessi dei governi del
territorio, per applicare il principio di sussidiarietà sia a favore dei
cittadini che a livello istituzionale. Cerchiamo sempre di trovare qual
è il modo migliore, e quindi di dare indicazioni al Parlamento non
contraddittorie. Lavoriamo invece a cercare di correggere un processo
legislativo troppo farraginoso e non davvero efficace a far proprie le
istanze delle realtà territoriali". |
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Abbattere la spesa farmaceuticaattraverso
un coinvolgimento diretto delle famiglie. L'usocorretto delle medicine
alla base della campagna che la Regione Basilicata in collaborazione con
la facolta' di farmacia dell’universita' di Napoli e gli ordini dei
medici e deifarmacisti di Basilicata, lancera' nei prossimi giorni per
spiegare che i farmaci non sostituiscono gli stili di vita, mentre
bisogna prestare attenzione alle cure passaparola e alle indicazioni del
medico. Ogni nucleo familiare lucano ricevera' un opuscolo con i consigli utili su come curarsi, quali leprocedure da seguire in caso di malattia, cosa fare per aiutare la regione a spendere di meno. L'iniziativa ha il duplice scopo di migliorare la salutedei cittadini e ridurre il divario tra la spesa farmaceuticanazionale (14%) e quella lucana (16%). “La campagna – ha spiegato l'assessore regionale alla sanita', Carlo Chiurazzi - vuole avviare un percorso dicrescita culturale delle famiglie lucane che mira a favorire lagiusta percezione del farmaco e del suo uso”. L'attenzione sara' rivolta anche ai farmacisti ed ai medici lucani perpromuovere i farmaci generici, il cui impiego e' ancora moltocontenuto, "sebbene la loro l’efficacia sia uguale a quelladegli altri della stessa specie". Inoltre è stata effettuata un'indagine sull'invecchiare in salute in Basilicata. L’indagine «Invecchiare in Salute» è stata realizzata dal Censis con l’obiettivo di approfondire la condizione anziana in Basilicata, analizzandone la multidimensionalità e la complessità. Per mezzo del questionario, somministrato ad un campione rappresentativo di 571 persone con un’età superiore ai 60 anni, sono state raccolte opinioni ed autovalutazioni su tre temi essenziali: - definizione di un «profilo» dell’anziano e della condizione anziana in genere; - le loro reali condizioni, ossia la qualità della loro vita sia in relazione alle scelte individuali che alla vivibilità dell’ambiente circostante; - la dimensione della salute che, più di ogni altra, si è rivelata essere strategica nella definizione della condizione anziana. (red) |
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