Modalità
di collaborazione delle Regioni e degli Enti locali con
il Governo per il maremoto dell’Asia
Punto 3)
Odg. Conferenza Unificata
Le Regioni
e le Province autonome con riferimento all’emergenza
legata al disastro nel Sudest asiatico, al fine di
fornire un utile e coordinato contributo per la gestione
degli interventi, alla luce degli approfondimenti
intervenuti nei giorni scorsi, offrono la propria
disponibilità a farsi carico di programmi di seconda
emergenza e di riattivazione - cooperazione di
breve-medio periodo.
In particolare, sono disponibili a partecipare,
attraverso un Programma quadro a loro affidato,
all’iniziativa in favore dei minori sopravvissuti alla
catastrofe proposta dal Ministero degli Affari esteri.
Chiedono
al Governo
1.
di essere
inserite nella istituenda task force nazionale,
onde consentire il massimo coordinamento degli
interventi;
2.
di allargare
le aree di intervento delle Regioni anche a quei Paesi
che non hanno richiesto aiuti (ad esempio, l’India), ove
enti territoriali omologhi alle Regioni lo richiedano;
3.
di farsi
promotore:
a.
di un
intervento normativo che regoli i casi di donazione di
materiale e attrezzature delle regioni ai soggetti
presso i quali si è effettuato l’intervento e la
presenza di personale dipendente da enti strumentali
delle Regioni (ASL, protezione civile, public
utilities);
b.
di un
approfondimento nelle opportune sedi istituzionali per
la definizione di modalità condivise di partecipazione
delle Regioni e degli Enti locali con risorse proprie e
personale specialistico e attrezzature agli interventi
di emergenza internazionale.
Sollecitano, infine, un provvedimento governativo che
risolva il problema delle anticipazioni alle Regioni dei
finanziamenti ex lege 49 del 1987, come già più
volte richiesto in passato.
Roma, 13
gennaio 2005 |