Le Regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano
VISTA la legge 19 febbraio 2004
n. 40 “Norme in materia di procreazione medicalmente assistita” ed
in particolare l’art. 10 “Strutture autorizzate
PRESO ATTO che il gruppo tecnico
interregionale ha elaborato il documento approvato dal
Coordinamento interregionale degli Assessori alla Sanità nella
riunione del 22 settembre 2004;
CONSIDERATO che la Conferenza
dei Presidenti delle Regioni e delle Province autonome nella
seduta dell’11 novembre 2004 ha approvato il documento quale
indicazione per un’applicazione sul territorio omogenea, ferma
restando la possibilità per le Regioni di individuare ulteriori
requisiti anche in riferimento alla specifica normativa regionale
in materia;
APPROVANO l’allegato documento
“Requisiti strutturali strumentali e di personale per
l’autorizzazione delle strutture che erogano prestazioni di
procreazione medicalmente assistita”
REQUISITI STRUTTURALI, STRUMENTALI E DI PERSONALE PER
L’AUTORIZZAZIONE DELLE STRUTTURE CHE EROGANO PRESTAZIONI DI
PROCREAZIONE MEDICALMENTE ASSISTITA
Le prestazioni di
procreazione medicalmente assistita comportano attività di diversa
complessità tecnica, scientifica ed organizzativa, tali da
prevedere differenti livelli di requisiti strutturali,
tecnologici, organizzativi e di personale, distinti per
complessità crescente delle strutture che le erogano.
Gli interventi di
procreazione medicalmente assistita possono essere effettuati
esclusivamente in strutture sanitarie espressamente autorizzate,
con esclusione degli studi professionali.
Tutte le strutture
sanitarie autorizzate all’esecuzione delle prestazioni di
procreazione medicalmente assistita devono possedere, per quanto
applicabili, i requisiti minimi strutturali, tecnologici ed
organizzativi generali previsti dal D.P.R. 14.1.1997, i requisiti
specifici di cui al presente documento ed i requisiti
eventualmente previsti dalla normativa della regione o provincia
autonoma nel cui territorio sono ubicate.
Inoltre
esse devono adeguarsi a quanto previsto dagli articoli 6 e 7 della
legge n. 40/2004 (consenso informato, linee guida) e devono
garantire la partecipazione al registro di cui all’art. 11 della
legge stessa..
STRUTTURE
SANITARIE AUTORIZZATE ALL’ESECUZIONE DI TECNICHE DI
PROCREAZIONE MEDICALMENTE ASSISTITA DI I LIVELLO
Le strutture di primo livello
erogano le prestazioni di PMA collegate alle seguenti metodiche:
-
inseminazione
sopracervicale in ciclo naturale eseguita utilizzando tecniche
di preparazione del liquido seminale;
-
induzione
dell’ovulazione multipla associata ad inseminazione
sopracervicale eseguita utilizzando tecniche di preparazione del
liquido seminale;
·
eventuale
crioconservazione dei gameti maschili.
REQUISITI MINIMI
STRUTTURALI:
I locali e gli spazi devono
essere correlati alla tipologia ed al volume delle attività.
Devono essere presenti:
·
i requisiti previsti
dal D.P.R. 14.1.1997 per l’assistenza specialistica ambulatoriale
ed i requisiti eventualmente previsti dalle normative delle
singole regioni e province autonome;
·
idoneo locale per la
preparazione del liquido seminale, distinto dai locali adibiti
all’esecuzione delle altre attività ambulatoriali, e collocato
all’interno della stessa struttura. In caso la struttura effettui
la crioconservazione dei gameti maschili, il locale deve essere
dotato di adeguata areazione e ventilazione.
·
locale adatto alla raccolta
del liquido seminale.
REQUISITI MINIMI TECNOLOGICI
·
Ecografo con sonda vaginale;
·
Cappa a flusso
laminare orizzontale;
·
Bagnomaria
termostatato;
·
Microscopio ottico a
contrasto di fase;
·
Centrifuga;
·
Pipettatrice;
·
Eventuale contenitore/i
criogenico/i ;
·
Collegamento funzionale con
laboratorio di analisi cliniche per dosaggi ormonali rapidi.
REQUISITI MINIMI
ORGANIZZATIVI
·
Presenza di un medico
specialista in ostetricia e ginecologia, con comprovata esperienza
specifica, indicato quale responsabile della struttura e delle
attività espletate.
·
Devono essere altresì
assicurate competenze in ecografia, endocrinologia, andrologia e
semiologia.
STRUTTURE
SANITARIE AUTORIZZATE ALL’ESECUZIONE DI TECNICHE DI
PROCREAZIONE MEDICALMENTE ASSISTITA DI II LIVELLO
Le strutture di II livello
erogano, oltre alle prestazioni di cui alle metodiche indicate nel
primo livello, una o più delle prestazioni collegate alle seguenti
metodiche, eseguibili in anestesia locale e/o analgesia o in
sedazione profonda:
·
fecondazione in vitro
e trasferimento dell’embrione (FIVET);
·
iniezione
intracitoplasmatica dello spermatozoo (ICSI);
·
prelievo testicolare
dei gameti (prelievo percutaneo o biopsia testicolare);
·
eventuale
crioconservazione di gameti maschili e femminili ed embrioni ;
·
trasferimento
intratubarico dei gameti maschili e femminili (GIFT), zigoti (ZIFT)
o embrioni (TET) per via transvaginale ecoguidata o isteroscopica.
REQUISITI MINIMI
STRUTTURALI:
Per il secondo
livello la tipologia di struttura prevista è quella
dell’ambulatorio specialistico con possibilità di chirurgia
ambulatoriale, secondo quanto previsto previsto dal al DPR
14.1.1997 e dalle normative delle singole regioni e province
autonome.
In aggiunta ai requisiti
previsti per il primo livello devono essere presenti;
·
un locale con spazi,
distinti e separati, per la preparazione utenti e per la sosta dei
pazienti che hanno subito l’intervento (tale spazio può essere
opportunamente individuato all’interno del locale visita);
·
spazio per la
preparazione del personale sanitario all’atto chirurgico (anche
all’interno del locale chirurgico);
·
locale chirurgico
adeguato per il prelievo degli ovociti, di dimensioni tali da
consentire lo svolgimento dell’attività e l’agevole spostamento
del personale (ginecologo, anestesista e assistente) anche in
relazione all’utilizzo dell’attrezzatura per la rianimazione
cardiaca e polmonare di base e l’accesso di lettiga.
·
laboratorio per
l'esecuzione delle tecniche biologiche, contigua o attigua alla
sala chirurgica;
·
il locale chirurgico e
la camera biologica devono essere serviti da gruppo elettrogeno e
da gruppo di continuità.
·
nel locale chirurgico
e nella camera biologica devono essere assicurate:
ricambi d'aria 6
volumi / ora
umidità relativa
compresa tra 40-60%
temperatura interna
compresa tra 20-24°C.
filtraggio aria
99.97%.
Le superfici devono
risultare ignifughe, resistenti al lavaggio e alla disinfezione,
lisce e non scanalate, con raccordo arrotondato al pavimento.
Quest'ultimo deve essere resistente agli agenti chimici e fisici,
levigato e antisdrucciolo.
·
locale dedicato alla
crioconservazione dei gameti ed embrioni; il locale deve essere
dotato di adeguata areazione e ventilazione;
·
idonea sala per il
trasferimento dei gameti (in caso di GIFT) e degli embrioni.
Questa sala può coincidere anche con la sala chirurgica o con la
sala di esecuzione delle prestazioni prevista per il primo
livello, purché sia collocata in prossimità del laboratorio.
REQUISITI MINIMI TECNOLOGICI
·
Ecografo con sonda vaginale
con ecoguida;
·
n. 2 Pompe per
aspirazione dei follicoli;
·
Apparecchiatura per dosaggi
ormonali rapidi o collegamento funzionale con laboratorio di
analisi cliniche;
·
Cappa a flusso laminare
orizzontale;
·
n.2 Incubatori a CO2;
·
Invertoscopio;
·
Microscopio ottico;
·
Micromanipolatore (applicato
ad invertoscopia);
·
Stereomicroscopio;
·
Bagnomaria termostatato di
precisione;
·
Centrifuga;
·
Sistema automatizzato
programmabile per la crioconservazione di ovociti ed embrioni e
adeguato numero di contenitori criogenici;
·
Elettrocardiografo;
·
Pulsossimetro;
·
Defibrillatore;
·
Adeguato sistema di
sterilizzazione;
·
Attrezzature e farmaci
essenziali per l’emergenza che consentano di rianimare un paziente
apnoico e in stato di incoscienza e di garantirne il supporto
vitale mentre viene trasportato in un'altra area (ad es. ambu,
maschere, abbassalingua), di cui è controllata periodicamente la
funzionalità
REQUISITI MINIMI
ORGANIZZATIVI
La dotazione del
personale, che deve essere rapportata al volume delle attività ed
alle tecniche adottate, prevede:
·
Presenza di un medico
specialista in ostetricia e ginecologia, con comprovata esperienza
specifica, indicato quale responsabile della struttura e delle
attività espletate;
·
Devono essere altresì
assicurate competenze in ecografia, endocrinologia, andrologia;
·
Presenza di biologo o
medico con competenze in seminologia, colture cellulari, tecniche
di fecondazione in vitro, acquisite tramite comprovato
addestramento specifico. Per le strutture già in attività
l’addestramento specifico è sostituito dalla presentazione del
curriculum del professionista biologo o medico;
·
In caso di effettuazione
della sedazione profonda, presenza di un anestesista-rianimatore
per indurre la sedazione e monitorare il paziente durante
l’intervento ed il risveglio;
·
Presenza ostetrica/o o
infermiere professionale ed eventuale altro personale di supporto;
·
Consulenza genetica;
·
Consulente psicologo o
medico per il sostegno psicologico alla coppia;
·
Deve essere previsto
un collegamento formalizzato con struttura idonea ad affrontare
eventuali complicanze, collocata a distanza compatibile con
l’adeguato e tempestivo trattamento delle stesse.
·
Piano per la
situazione d’emergenza per il trasferimento del paziente in
struttura sede di DEA di primo livello.
STRUTTURE
SANITARIE AUTORIZZATE ALL’ESECUZIONE DI TECNICHE DI
PROCREAZIONE MEDICALMENTE ASSISTITA DI III LIVELLO
Le strutture di III livello
erogano, oltre alle prestazioni di cui alle metodiche indicate nel
primo e secondo livello, una o più delle prestazioni collegate
alle seguenti metodiche, eseguibili in anestesia generale con
intubazione:
-
prelievo
microchirurgico di gameti dal testicolo;
-
prelievo degli
ovociti per via laparoscopica;
-
trasferimento
intratubarico dei gameti maschili e femminili (GIFT), zigoti (ZIFT)
o embrioni (TET) per via laparoscopica.
REQUISITI MINIMI
STRUTTURALI:
·
requisiti minimi
strutturali previsti per le strutture di secondo livello e, ove
previsto dal livello organizzativo regionale, requisiti per il Day
Surgery previsti dal al DPR 14.1.1997 e dalle eventuali normative
delle singole regioni e province autonome;
·
laboratorio e
locale dedicato per la
crioconservazione dei gameti ed embrioni, come per il
secondo livello.
REQUISITI MINIMI TECNOLOGICI
·
Requisiti previsti per i
livelli primo e secondo;
·
Attrezzatura completa per
laparoscopia;
·
Attrezzatura/strumentario per
laparotomia.
·
Attrezzatura per
microchirurgia (in caso di prelievo microchirurgico degli
spermatozoi dalle vie genitali maschili).
REQUISITI MINIMI
ORGANIZZATIVI
La dotazione del
personale, che deve essere rapportata al volume delle attività ed
alle tecniche adottate, prevede:
·
Presenza di competenze
mediche specialistiche previste per il secondo livello, con
esperienza in tecniche endoscopiche e prelievo microchirurgico
degli spermatozoi dalle vie genitali maschili;
·
Presenza competenze
biologiche previste per il secondo livello;
·
Presenza di anestesista
rianimatore per gli interventi previsti a questo livello. |