VALUTAZIONE DELLO
SCHEMA DI DECRETO INTERMINISTERIALE ATTUATIVO DELLA LEGGE 83/2003
(APPROVAZIONE DELL’ELENCO DEI PROGETTI DA CONSIDERARE PRIORITARI
AI FINI DELL’EFFETTUAZIONE DELLA V.I.A.)
In relazione allo schema di primo
decreto interministeriale, predisposto dal Ministero delle
Attività Produttive in attuazione dell’art. 3 del decreto legge n.25/2003,
come convertito in legge 17 aprile 2003, n. 83, con cui alcuni
progetti di impianti termoelettrici di potenza superiore a 300 MW
termici vengono individuati come prioritari ai fini
dell’effettuazione della Valutazione di Impatto Ambientale,
LE REGIONI
Premesso che:
-
già
in sede di Conferenza dei Presidenti del 13/03/03 fu contestato
metodo e forma di emanazione del decreto legge 25/03 (poi
convertito in legge 83/03), la mancanza nello stesso decreto legge
di qualsiasi riferimento alle competenze ed alla programmazione
regionale nonché all’Accordo in materia di produzione di energia
elettrica sancito il 5 settembre 2002 in Conferenza Unificata;
-
con
documento approvato in data 10/07/03 “Indirizzi per i
rappresentanti delle Regioni in seno al Comitato di monitoraggio
di cui all’art. 1, comma 3bis, del decreto legge n. 7/02 come
convertito dalla l. 55/2002” le stesse Regioni
ritennero opportuno indirizzare il lavoro dei rappresentanti
regionali nel succitato Comitato di Monitoraggio verso un’analisi
trasparente e partecipata dei dati e delle decisioni, ricorrendo a
rapporti mirati con le singole Amministrazioni Regionali nei casi
necessari.
Considerato che
in date 21/01/04 e 09/02/04 è stato presentato ai membri del
Comitato di Monitoraggio lo schema di decreto interministeriale in
oggetto, con allegato una proposta di elenco di progetti da
ritenersi prioritari ai fini dell’effettuazione della procedura di
Valutazione di Impatto Ambientale, come previsto e secondo i
criteri individuati dall’articolo 3 del decreto legge 25/03.
Preso atto
delle risultanze venute dal confronto con le Amministrazioni
Regionali e le Province Autonome anche nella riunione del
Coordinamento tecnico di settore del 3/03/04, dalle quali è emerso
che:
-
i
dati proposti dal GRTN per essere presi a base del ragionamento
che conduce all’individuazione delle aree dove intervenire
prioritariamente per migliorare l’equilibrio tra domanda ed
offerta risultano non aggiornati e non del tutto rispondenti
all’obiettivo per cui erano stati richiesti. In particolare non è
condivisibile il percorso di crescita della domanda al 2012 anche
in relazione ad altre fonti del settore (vedi Enea ecc.) e vi sono
incertezze quantitativamente significative derivanti dalla
contabilizzazione di centrali autorizzate per le quali non si può
ad oggi assumere certa la realizzazione;
-
non
risulta comprensibile il meccanismo adottato per l’applicazione
pratica dei criteri previsti dalla legge che ha condotto alla
formulazione dell’elenco di progetti prioritari proposto;
-
sia
i dati che il percorso che conducono all’individuazione di un
elenco di progetti prioritari ai sensi della Legge 83/03
dovrebbero essere, al fine di assicurare massima trasparenza e
comprensione nelle scelte, adeguatamente specificati nel decreto
interministeriale che approva il suddetto elenco.
Considerato che
il Coordinamento degli Assessori all’Energia e all’Ambiente in
data 03/03/04, nel prendere atto delle risultanze del
Coordinamento tecnico, ha evidenziato anche che
-
le
elaborazioni fornite dal GRTN non tengono assolutamente conto
degli effetti che avranno sulla produzione e sui consumi i
provvedimenti nazionali e regionali contestualmente assunti in
attuazione di politiche energetiche ed ambientali;
-
emerge l’assenza, a livello nazionale, di integrazione tra
politiche ambientali e politiche energetiche, in particolare per
quello che riguarda l’applicazione del Protocollo di Kyoto in
termini di azioni di riduzione delle emissioni di gas
climalteranti;
-
la
mancanza del rispetto delle competenze e delle politiche
energetiche regionali, già rilevata da questa Conferenza in sede
di parere sul DL 25/03, ha prodotto una forte diseconomicità nelle
procedure di autorizzazione. Infatti nella determinazione delle
priorità non viene tenuto preliminarmente conto di una prospettiva
di Intesa Regionale benché questa, come confermato dalla sentenza
della Corte Costituzionale n. 6/04, risulti forte ed
imprescindibile.
Dato atto che
a seguito della seduta in data 04/03/04 di questa Conferenza, in
cui emergeva la necessità di ulteriori approfondimenti
sull’oggetto, il Presidente Ghigo ha chiesto al Ministro Marzano
la temporanea sospensione del procedimento di approvazione
dell’elenco di progetti prioritari e un incontro per giungere
all’individuazione di una strategia condivisa;
Valutato che:
-
la
sentenza della Corte Costituzionale n. 6/04 la quale con
riferimento al D.L. n. 7/02 e alla sua Legge di conversione n.
55/02 ha ribadito la legittimità di una deroga al riparto delle
competenze di cui all’art. 117 cost. e l’attribuzione al livello
centrale di funzioni amministrative solo se venga adeguatamente
assicurata la partecipazione dei livelli di governo coinvolti
secondo il principio di leale collaborazione,
-
l’efficacia dei provvedimenti volti ad adeguare il sistema
elettrico nazionale risiede in uno stretto coordinamento fra
politiche energetiche, ambientali e territoriali, che tenga conto
del ruolo della pianificazione regionale,
Tutto quanto sopra
premesso e considerato
Le Regioni,
preliminarmente alla emanazione di un provvedimento come quello in
oggetto, ritengono necessario proporre al Governo la riapertura di
un tavolo di confronto sulla materia energetica (Ministeri delle
Attività Produttive e dell’Ambiente, Regioni, Autorità per
l’energia elettrica e il Gas, GRTN) con la finalità di ridefinire
le forme di cooperazione istituzionale e gli strumenti normativi
ad oggi esistenti.
Roma, 18 marzo 2004 |