FASCICOLI Conferenza dei Presidenti delle Regioni e delle Province autonome Documento approvato |
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15 gennaio 2004 |
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CONFERENZA DEI PRESIDENTI DELLE REGIONI E DELLE PROVINCE AUTONOME Via Parigi 11 – 00185 Roma – tel. 06.488829200 – fax 06.4881762 ufficio.stampa@regioni.it - www.regioni.it
Regioni: preoccupazione per riforma Costituzione
Roma, 15 gennaio ’04 – comunicato stampa – La Conferenza dei Presidenti delle Regioni e delle Province autonome esprime preoccupazione per il testo di riforma della Costituzione, all’esame della I Commissione Affari Costituzionali del Senato.
Il testo di riforma, infatti, prevede un Senato formalmente definito come “federale”, ma nella sostanza totalmente privo di collegamento con i territori: nella composizione, che si presenta “federale” soltanto nella inclusione dei Presidenti delle Giunte e dei Consigli, peraltro solo in alcuni eccezionali momenti; persino nella durata, elevata a sei anni secondo tempi del tutto diversi da quelli del rinnovo degli organi regionali, per di più costringendo gli elettori ad un’ulteriore tornata elettorale.
La Conferenza esprime viva preoccupazione anche per la complicazione delle procedure legislative e per la moltiplicazione di strutture, organi e interventi che variamente dovrebbero esprimere le valutazioni delle istanze territoriali: a partire dalla istituzione di “assemblee di coordinamento delle autonomie” che, per aree interregionali, dovrebbero adottare ulteriori pareri nel corso dei lavori parlamentari.
Facendo appello a tutte le forze parlamentari, i Presidenti delle Regioni e delle Province autonome esprimono una valutazione negativa delle disposizioni sinora approvate.
La Conferenza dei Presidenti delle Regioni e delle Province autonome valuterà nelle prossimamente le iniziative da intraprendere per sensibilizzare i gruppi politici, al fine di modificare in senso autenticamente federalista, il testo in discussione.
La Conferenza dei Presidenti delle Regioni e delle Province autonome è pronta a fornire il proprio contributo di proposte per garantire la complessiva tenuta della riforma dell’assetto istituzionale.
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