PATTO PER L’ARTE CONTEMPORANEA

TRA

IL MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITA’ CULTURALI

E

LA CONFERENZA DEI PRESIDENTI DELLE REGIONI

E DELLE PROVINCE AUTONOME

 

 

Premesso:

·         Che per perseguire un’efficace politica dell’arte contemporanea, capace di garantire in tempi brevi un rilancio complessivo del sistema nazionale, è necessario anzitutto un approccio integrato da parte delle amministrazioni pubbliche competenti, anche per consentire una migliore collaborazione con il settore privato;

·         Che un simile approccio richiede la definizione di obiettivi nazionali e di azioni prioritarie finalizzate al loro conseguimento, per assicurare la congruenza degli interventi e l’impiego ottimale delle risorse pubbliche, ferma restando l’autonomia di scelta delle singole amministrazioni;

·         Che a tal fine occorre far leva anzitutto sugli strumenti di programmazione e pianificazione previsti dalla normativa vigente, con particolare riferimento a quelli della programmazione negoziata;

·         Che pertanto è necessaria una più stretta collaborazione in materia d’arte contemporanea fra il Ministero per i Beni e le Attività Culturali, le Regioni e le Province Autonome

 

Considerato:

·         Che la collaborazione tra il Ministero, le Regioni e le Province Autonome, finalizzata all’incremento del patrimonio pubblico, deve comunque inquadrarsi in un accordo più ampio, relativo anche alle attività di promozione e valorizzazione, come auspicato dal documento della Presidenza delle Regioni e delle Province Autonome in materia di beni culturali del 24.10.2001, nel quale si richiede un’intesa specifica con il Ministero nel campo dell’arte contemporanea

·         Che gli obiettivi e le modalità di tale collaborazione dovranno essere resi coerenti con la competenza legislativa delle Regioni in materia di “valorizzazione dei beni culturali e ambientali e promozione e organizzazione di attività culturali”.

·         Che le Regioni e le Province Autonome promuovono, valorizzano ed incrementano il patrimonio pubblico d’arte contemporanea nei rispettivi territori, in coerenza con i rispettivi statuti e le leggi, attraverso l’operato di musei e centri espositivi, manifestazioni periodiche, fiere, premi, ecc,

·         Che la legge 23 febbraio 2001 n. 29 “Nuove disposizioni in materia di interventi per i beni e le attività culturali” all’art. 3 prevede, da parte del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, la predisposizione del Piano per l’arte contemporanea, con una dotazione annua di € 5.164.569,00 (lire 10 miliardi) dal 2002, la cui finalità è l’incremento del patrimonio pubblico d’arte contemporanea;

·         Che il Piano per l’arte contemporanea è stato adottato dal Ministro per i Beni e le Attività culturali con decreto del 24 aprile 2002

 

Tutto ciò premesso e considerato, si conviene quanto segue:

1.       Le parti collaboreranno per la promozione dell’arte contemporanea e per l’incremento del patrimonio pubblico in questo settore, nel rispetto delle seguenti finalità:

·        Individuare obiettivi e azioni prioritarie che permettano di conseguire, nel triennio 2002-2004, un significativo sviluppo del settore in Italia, anche con riferimento alla sua promozione internazionale, ferme restando le competenze del Ministero degli Affari Esteri;

·        Definire standard, linee guida e manuali di buona pratica volti a garantire la qualità, la congruenza e la capacità di valutazione degli interventi, tenendo anche conto dell’Atto d’indirizzo sui criteri tecnico-scientifici e sugli standard di funzionamento e sviluppo dei musei (art.150, comma 6, D.L. n.112/1998) elaborati dal Gruppo di lavoro (D.M. 25.7.2000);

·        Assicurare la coerenza con gli obiettivi, le azioni e gli standard sopra indicati degli interventi previsti dalle diverse forme di programmazione negoziata che coinvolgono il Ministero, le Regioni e le Province Autonome;

·        Promuovere lo scambio e la condivisione di dati nonché l’elaborazione di studi, ricerche e analisi propedeutici alla soluzione di problemi giuridici, organizzativi e gestionali tipici del sistema dell’arte contemporanea;

·        Favorire la creazione di reti e di altre forme di cooperazione fra i diversi soggetti attivi nel settore dell’arte contemporanea in ambito nazionale e comunitario;

·        In via generale, incentivare la collaborazione interistituzionale nel campo oggetto dalla presente intesa, garantendo favorendo il coinvolgimento di tutti i soggetti pubblici e privati interessati al fine di dare visibilità all’intero sistema dell’arte contemporanea,

·        Potenziare l’immagine di un territorio che coniuga la civiltà attuale con la tradizione culturale del passato nella continuità del sostegno alle sue espressioni artistiche;

·        Promuovere e diffondere, anche nel settore scolastico, un’adeguata conoscenza della ricerca dell’arte contemporanea;

 

 

2.       In materia di incremento del patrimonio pubblico d’arte contemporanea, la collaborazione verterà sulle tematiche seguenti:

·        Estensione dal 2003 del Piano per l’arte contemporanea all’intero ambito del patrimonio pubblico, prevedendo la possibilità di partecipazione anche finanziaria delle Regioni e delle Province autonome;

·        Individuazione a tal fine di una rete di musei ed altri istituti comunque d’interesse culturale, definibili come centri d’eccellenza cui destinare le risorse del piano, attraverso il monitoraggio congiunto della situazione esistente e la definizione comune di parametri di qualità in base ai quali operare la selezione;

·        Identificazione di altri spazi e luoghi d’eccellenza architettonica ed urbanistica per i quali gli enti perseguono una politica di acquisizione ed esposizione d’arte contemporanea avente caratteristica di qualità, consistenza e continuità, non limitatamente all’applicazione della legge 29 luglio 1949 n. 717 “Norme per l’arte negli edifici pubblici”;

·        Ricognizione, catalogazione, costituzione e condivisione di banche dati in materia di patrimonio d’arte contemporanea, in armonia con quanto disposto dall’Accordo approvato dalla Conferenza Stato – Regioni del !° febbraio 2001, in attuazione  all’articolo 149, comma 4, lett. e) del decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112;

·        Nuovi modelli di gestione dei musei e degli spazi dedicati all’arte contemporanea;

·        Interventi di committenza legati all’applicazione della legge 29 luglio 1949 n. 717, “Norme per l’arte negli edifici pubblici”;

 

3.       In materia di promozione dell’arte contemporanea, la collaborazione verterà in particolare su:

·        Individuazione di una rete di centri d’eccellenza per la promozione dell’arte contemporanea, da selezionare in base a criteri condivisi di qualità e rilevanza

·        Nuovi modelli di gestione dei centri per la promozione dell’arte contemporanea;

·        Ricognizione, catalogazione, costituzione e/o condivisione di banche dati in materia di manifestazioni d’arte contemporanea;

·        Forme di coordinamento relative alle manifestazioni di rilievo nazionale, quali rassegne espositive periodiche o mostre di particolare impegno, premi, fiere, eccetera;

·        Forme di collaborazione in materia di azioni educative, diffusione, comunicazione e informazione sull’arte contemporanea in Italia;

·        Attività di sostegno alla creazione artistica, anche con la finalità di promuovere le opere dei giovani artisti;

·        Proposte di iniziative per la promozione dell’arte contemporanea italiana all’estero, fatte salve le competenze del Ministero degli Affari Esteri;

·        Definizione di linee guida che facilitino, nel settore specifico, l’attività di programmazione e valutazione;

·        Aspetti di competenza delle parti in materia di mercato dell’arte.

 

4.       Il Ministero per i Beni e le Attività Culturali si impegna

·        A progettare con le Regioni e le Province Autonome i modelli, le metodologie di implementazione e gli strumenti di programmazione, bilancio e controllo per la realizzazione del progetto

·        A mettere a disposizione, compatibilmente con le disponibilità di bilancio, le competenze e le risorse necessarie per la definizione e la messa in opera delle attività oggetto del presente accordo

 

5.      Le Regioni e le Province autonome si impegnano, ciascuna secondo le rispettive leggi e gli  ordinamenti rispettivi:

·        A progettare con il Ministero per i Beni e le Attività Culturali i modelli, le metodologie di implementazione e gli strumenti di programmazione, bilancio e controllo per la realizzazione del progetto;

·        A mettere a disposizione, compatibilmente con le disponibilità di bilancio, le competenze e le risorse necessarie per la definizione e la messa in opera delle attività oggetto del presente accordo.

 

 

6.      La Conferenza dei Presidenti delle Regioni e delle Province Autonome si impegna:

 

·        A promuovere la partecipazione attiva delle Regioni e delle Province Autonome all’attuazione delle attività previste  dal presente patto e, per il tramite delle stesse Regioni, a promuovere la partecipazione dei governi locali, degli istituti culturali e degli altri soggetti pubblici e privati attivi nel campo dell’arte contemporanea;

 

 

7.       Le Parti convengono che le azioni conseguenti al presente atto - ove fatte proprie da ciascuna Regione e Provincia Autonoma secondo i rispettivi statuti, leggi e ordinamenti - siano oggetto dell’attività delle Commissioni per i beni e le attività culturali di cui al D. Lgs. 31 marzo 1998, n.112, artt. 154-155 e si espletino, ove ritenuto possibile ed opportuno, con strumenti di programmazione negoziata di cui alla legge 23 dicembre 1996, n. 662, art. 2, comma 203.

8.       Per facilitare e verificare l’attuazione del presente patto, si prevede la costituzione di un Comitato guida, composto dai seguenti membri:

·        Il Direttore Generale per l’architettura e l’arte contemporanea, il Direttore del Servizio Arte Contemporanea della stessa Direzione, il Soprintendente alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea, tre esperti di settore nominati dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali

·        Tre dirigenti in servizio delle Regioni e delle Province Autonome, tre esperti di settore selezionati dalla Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome

 

Il Comitato avrà i seguenti compiti:

·        Orientamento e supervisione dell’intesa

·        Definizione,anche mediante l’acquisizione del parere del Consiglio per i Beni Culturali ed ambientali, degli obiettivi e degli indirizzi,

·        Definizione dei criteri e dei parametri d’applicazione ed attuazione

·        Monitoraggio e valutazione dei risultati

 

Il Comitato può costituire gruppi di lavoro su tematiche specifiche.

 

Il Ministero per i Beni e le Attività Culturali può stipulare accordi con singole Regioni e Province Autonome per progetti specifici.

 

La Conferenza dei Presidenti delle Regioni e delle Province Autonome comunicherà, entro quindici giorni dalla firma del presente patto, i nominativi dei propri rappresentanti nel Comitato.

 

Roma, ……2003

 

 

Il Ministro per i Beni e le Attività Culturali

 

Giuliano Urbani

Il Presidente della Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome

Enzo Ghigo